lunes, noviembre 13, 2006

un libro che non mi piace...

Sto leggendo un libro che non mi piace...
L'ho comprato per curiosità... per la voglia di capire... di valutare... di scrutare.
L'ho comprato quasi per caso... i miei occhi si sono posati su quella famosa parola che tanto ti può dare quanto togliere: amore.
L'ho comprato perché so che non sarà mai bello come quello che verrà, non mi darà le stesse emozioni, non mi coinvolgerà nello stesso modo...
Ma improvvisamente...
le pagine scorrono veloci, le leggo con avidità, senza riuscire a fermarmi...
mi confondo tra quelle parole, tra quei gesti che sento così vicini...
Nonostante mi irriti, a tratti mi annoi, non riesco a frenare la voglia di sapere come andrà a finire...
colpa di una curiosità quasi morbosa, che mi intrappola, che già so che mi farà de l male...
Odio quelle frasi. Odio quelle telefonate alle 3 di notte. Odio il suo bisogno di lei. Odio la sua gelosia. Odio il suo sguardo fisso su di lei...
un tempo solo per me...
Ogni pagina mi riporta a te, a quello che c'era e che oggi sta lentamente legando i due protagonisti.
Leggo di un mondo che mi apparteneva.
Mi incazzo davanti al loro bisogno l'una dell'altro, davanti al loro amore, davanti a quello che io non ho avuto, davanti a due persone che mi ricordano tanto come eravamo.
Riesco a vedermi, se mi concentro bene posso anche sentirmi, sentirti...
si, ti sento ridere, sento perderti nei tuoi lunghi discorsi; pieni di passione, di voglia di fare, di esserci...
riesco a vedere il mio sorriso mentre ti ascolto...
riesco a sentire la mia felicità.
Scappo dai ricordi più belli della mia vita...
perché non riesco a mutarli in qualcosa di positivo.
Li nascondo accuratamente dietro quella vena malinconica che ormai mi rappresenta...
Oscillo tra sentimenti contrastanti...
tra odio e amore... tra mille se e mille ma... tra l'errore e il coraggio di una scelta.
Sto leggendo un libro che non mi piace.
Non mi piace perché fa male, perché mi fa paura...
una paura così forte da non riuscire a scacciarla dalla mia mente.
Non mi piace perché in loro due vedo noi.
"Non si passa indenni attraverso l'ammissione del proprio dolore.
Non si passa indenni attraverso i corridoi del proprio passato...
delle scelte forzate... delle strade sbagliate... delle canzoni mai cantante
o - peggio - interrotte proprio quando sentivi che la tua voce avrebbe potuto tentare quella nota alta... irraggiungibile... estrema.
Chiudo gli occhi, un lieve respiro... e vado avanti
."







[el libro es en italiano (Parlami d'amore), ello despertó en mi el deseo de escribir en esa noble lengua]

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